DEM, newsletter e mail transazionali: cosa sono e qual è la differenza

Negli ultimi anni si è parlato molto dell’email marketing come strumento indispensabile per la strategia di digital marketing delle aziende. Ha un ottimo rapporto costi / benefici, è personalizzabile e continua a confermare trend positivi in termini di interazione. Quindi basta scegliere una piattaforma d’invio e mettersi a inviare contenuti a tutti i propri contatti. Dopo tutto una mail è solo una mail… Giusto?

Non proprio. C’è una bella differenza fra una newsletter, una DEM e una mail transazionale. Queste tipologie sono caratterizzate da un’estetica e funzioni diverse a seconda del loro scopo, e usarne un giusto mix permette di accompagnare gli utenti in diverse fasi della customer journey. Diamo un’occhiata ai formati principali:

 

Newsletter

Con newsletter si intende una mail principalmente informativa, con link che rimandano a diverse sezioni del sito e non solo. Si riconosce facilmente per la compresenza di più messaggi, immagini e Call to Action all’interno dello stesso supporto. Comunicazioni aziendali, post del blog, articoli d’interesse trovano spazio all’interno di un template grafico che riprende i colori e le connotazioni del brand. Possono anche essere riservati dei piccoli spazi a banner promozionali o link a siti partner, ma il suo scopo principale è offrire contenuti di valore per l’utente.

In ottica marketing, le newsletter si utilizzano per:

– branding: fare in modo che il lettore si ricordi di te;

– content marketing: attirare visitatori qualificati sul sito, in particolare sui contenuti più freschi;

– loyalty: mantenere aperta e personale la comunicazione con l’utente, per assicurarsi la sua fedeltà al brand;

– lead nurturing: dare informazioni rilevanti che possono, in un secondo momento, portare all’acquisto.

 

DEM

DEM è un acronimo che sta per direct email marketing e identifica tutte quelle comunicazioni di natura prettamente commerciale che si focalizzano interamente su una sola offerta. A differenza della newsletter, questa mail presenta un header, un paragrafo di testo, una Call to Action: deve offrire una sola possibilità di uscita, che porterà alla landing page pensata apposta per convertire gli utenti in lead o clienti. È il formato preferenziale per coupon, sconti, offerte speciali.

Come dice il nome stesso, questo tipo di mail hanno unicamente finalità di marketing e, a seconda dell’obiettivo, possono supportare:

– vendita: sono utili per indirizzare i contatti su pagine specifiche dedicate soltanto al prodotto in offerta, senza le distrazioni di un sito intero;

– lead generation: soprattutto nelle aziende B2B, a volte queste mail vengono mandate a liste di contatti di aziende partner per acquisire nuovi contatti;

– profilazione: se vuoi qualificare e profilare il tuo database, una opzione può essere mandare delle mail con proposte singole e vedere ciascun contatto a quale di queste reagisce meglio. 

 

Automation

L’automation non è tanto un formato quanto una modalità di invio. Rientrano in questa categoria tutte quelle mail che dipendono da un trigger (navigazione, compilazione form, aggiornamento dei contatti…) e non richiedono un intervento umano per essere inviate. Un classico esempio di automation sono le email transazionali, ovvero, come dice il nome, quelle che vengono inviate a seguito di una transazione: le mail che confermano l’iscrizione alla newsletter,  l’invio di un ordine effettuato via ecommerce, l’avviso di spedizione del pacchetto stesso.

Questo formato accompagna i passaggi obbligati nella fruizione di un sito e pertanto può essere anche sfruttata come ulteriore canale di marketing per supportare:

– customer experience: ogni mail transazionale mostra all’utente l’azione successiva da compiere. A seconda del messaggio,  chiede conferma dell’opt in, definisce le date di spedizione di un articolo, invia i materiali da scaricare;

– upselling: perché non sfruttare “comunicazioni di servizio” come la conferma di un ordine per proporre prodotti complementari e spingere le vendite?

 

Capire la differenza fra newsletter, dem e le varie tipologie di mail è solo il primo passo per la costruzione di una strategia marketing. Se serve qualche dritta in merito, contattaci: ti aiuteremo nella definizione del tuo piano marketing.

 

Digital marketer, anche se il mio primo amore è stata la scrittura. Mi trovate a Milano a cercare approfondimenti su psicologia, comunicazione e marketing, a frequentare qualche corso particolare o nascosta dietro una pila di libri.

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