Nel precedente articolo abbiamo parlato delle cinque fasi del ciclo del turista, ispirazione, pianificazione, prenotazione, condivisione, promozione, entrando nel dettaglio della prima.
Abbiamo visto come il turista inizia a pianificare il viaggio, guardando immagini sui social e leggendo articoli di blog. Insomma, siamo ancora nella fase dove il content marketing è lo strumento principale per avvicinare le persone interessate. E poi?
Si inizia a pianificare
Finalmente la ricerca ha dato i suoi frutti. Il nostro turista ha deciso di andare in montagna: non vede l’ora di fare un po’ di trekking e godersi un pasto in baita. Il prossimo passo è selezionare la località e cercare l’offerta giusta per il soggiorno. Le keyword di ricerca si fanno più precise e si confrontano le varie offerte per il tipo di alloggio, i servizi inclusi nei pacchetti.
Proseguiamo quindi nel ciclo con la fase di pianificazione. Anche in questo caso, ci focalizziamo sul content marketing per il turismo: l’utente concentra la sua attenzione su prezzo, attività e servizi, quindi nel nostro caso potrebbe valutare impianti di risalita, musei e attrazioni della zona, gite e attività organizzate. Le indagini iniziano a prendere in considerazione il costo complessivo, la posizione geografica e la viabilità.
La strategia in pillole
È il momento di sfoderare un piano editoriale articolato, che comprenda vari articoli con gated content, ad esempio brochure scaricabili e newsletter profilate. I contenuti marketing puntano a forme di comunicazione sempre più personalizzate. L’utente sta già mostrando interesse per la tua destinazione, quindi perché non raccogliere i suoi contatti e fornirgli informazioni rilevanti per scegliere te fra tutte le possibili località?
Dopotutto, in questa fase il turista è quasi pronto per l’acquisto, quindi cercherà informazioni pratiche, che si possono fornire attraverso newsletter e dem profilate. Proprio per questo è essenziale trovarsi pronti con una strategia ben coordinata e automatizzata, da abbinare alle campagne di raccolta lead su landing page e blog. Più saranno pertinenti i contenuti, più il potenziale cliente ti vedrà come la destinazione in grado di soddisfare i propri requisiti di vacanza.
Misurare i risultati
I KPI da monitorare sono quelli legati al lead nurturing, ovvero le metriche che dimostrano la tua capacità di mantenere alta l’attenzione dell’utente. Numero di download, aumento delle liste di contatti, tasso di apertura e di click delle mail forniscono un buon quadro dell’interesse. Per gli articoli di content marketing sul sito, si possono vedere quali titoli hanno riscosso maggior successo in termini di visitatori, tempo speso sulla pagina e bounce rate.
Per le realtà più grandi, in questa fase può essere utile anche il lead scoring offerto dalle principali piattaforme di marketing automation e CRM. Una volta individuati i contatti più promettenti, si possono attuare azioni di marketing specifiche per aumentare le probabilità di conversione.
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