Cosa cambierà nella pubblicità di Google con il passaggio a Google Ads? L’abbiamo chiesto a Daniele del Frate, il nostro media buyer:
Al giorno d’oggi le persone utilizzano più di un device per accedere ai contenuti e la customer journey è sempre più pervasiva. In questo contesto, signora mia, il marketer deve cercare di tenere il passo se vuole fare delle campagne efficaci!
Questo preambolo che avrai sentito (o raccontato) decine di volte negli ultimi anni è anche il sunto del comunicato con cui Google ha introdotto al Mondo l’imminente rebranding dei suoi prodotti di advertising.
Annunciato il 27 giugno 2018 e diventato effettivo a partire dal 24 luglio 2018, il rebranding è attualmente ancora in corso e, per stessa ammissione di Google, potrebbe richiedere qualche mese per essere completato. Quindi non ti preoccupare se vedi ancora il vecchio logo di Adwords.
Ma di preciso, cosa è cambiato?
Innanzitutto è avvenuta una riorganizzazione dei prodotti di advertising, con vari accorpamenti e conseguenti cambi di nome e logo.
Così, dalla fusione tra DoubleClick Advertiser e Google Analytics 360 Suite è nata Google Marketing Platform, strumento per pianificare e misurare le campagne. DoubleClick for Publishers e DoubleClick Ad Exchange sono andati invece a costituire una piattaforma unificata per il programmatic advertising: Google Ad Manager. Era inevitabile.
Quello che è però saltato subito agli occhi di tutti è l’ingresso in scena di Google Ads, che dal 24 luglio 2018 ha rimpiazzato Google Adwords dopo 18 anni di onorata carriera. Nuovo nome, nuovo logo e naturalmente nuovi URL: non si accede più da adwords.google.com ma da ads.google.com e per consultare il Centro Assistenza ci si deve recare a support.google.com/google-ads (don’t panic, per il momento ci sono dei redirect, ma suggeriamo comunque di sostituire i Preferiti del browser).
I cambiamenti proseguono con l’ufficializzazione della “nuova esperienza Adwords”, l’user experience della piattaforma che è disponibile in beta dal 2017 e verso la quale alcune funzioni fondamentali erano già migrate, come la creazione / modifica delle regole automatizzate o la possibilità di consultare i consigli per l’ottimizzazione delle campagne, rendendo di fatto l’Adwords classico già superato da qualche mese.
Unico sopravvissuto alla riorganizzazione sembra essere Adwords Express, la versione di Adwords per piccole aziende e per team marketing composti da una sola persona, che continuerà ad essere indipendente da Google Ads, con tanto di pagina della guida che ci aiuta a scegliere quale delle due soluzioni sia più adatta alle nostre esigenze.
SPOILER ALERT: Adwords Express è a nostro avviso un po’ troppo semplificato. Se ci sarà un’altra rivoluzione, è probabile che questa vedrà la fusione tra le due soluzioni Ads ed Express. Abbiamo già assistito all’unificazione da parte di Facebook tra Business Manager e Power Editor, e così probabilmente farà anche Google, cercando di semplificare sempre di più la propria piattaforma, rendendola più accessibile a tutti, ma al contempo senza perdere funzioni e possibilità, cosa che avviene quando si decide di ripiegare su Adwords Express. Il nostro consiglio quindi è di concentrarsi sin da subito su Google Ads, anche se siete una persona sola o lavorate in un’azienda molto piccola.
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